ZETA|ESSE
* digestioni critiche

ANDREA AMOROSO | Scrivere di ossessioni è essa stessa un'ossessione

LUIGI VECCHIONE | E io, misero me, per dare ascolto a una cornacchia, me ne vado a zonzo per piú di mille miglia!

ANDREA AMOROSO | Pensare che l’uomo economico sia razionale è una stupidaggine, razionali sono le macchine

ALESSANDRO GIANNACE | Chi ha detto che i robot sono solo delle fredde macchine?

RAFFAELLO ALBERTI | Il racconto di Kafka presenta una figura che non è dato ridurre a un significato determinato.

ANDREA AMOROSO | A giugno si terrà a Cosenza la prima edizione del Laterale Film Festival

GIUSEPPE A. SAMONÀ | A volte ho un vago ricordo di una passeggiata allo zoo di Siviglia con mio padre

GIACOMO SORRENTINO | Considerando il tempo come “infinito” le combinazioni in uno spazio ben determinato potrebbero ripetersi tali e quali

ALESSIA CAPASSO | Siamo riusciti a intervistare Antonio Toscano mentre montava due documentari, girava un video con i LEGO e traslocava

ALESSANDRO GIANNACE | Momenti di serie televisive che (mi) sono rimasti impressi nella memoria

DEBORAH BIANCO | L’universo fantasmatico dell’immagine nella forma-libro del Diorama di Marco Magurno

DIEGO FERRANTE | "Togliere di scena, espressione che usava anche Bene, è qualcosa di molto più concreto di quanto si possa pensare"

GIANLUCA COLITTA | Una raccolta che registra lo straniamento del passeggiatore di fronte alla città

ELEONORA RASPI | Tra le immagini che vediamo, a chi spetta decidere quali sono reali o irreali, di significato, o senza senso?

CARLA DI FEO | Cappuccetto Rosso partì per andare dalla sua nonna. E passando per un bosco s'imbattè in quella buona lana del Lupo

SALVATORE PIERMARINI | L'immediatezza dell'intuito si muove di pari passo con la ricerca e la costanza

Se i primi epigoni sono comparsi sulla scene quando the King era ancora in vita – arrivando a esibirsi con lui sul palco

MAYA ART | Fotografie di amici dell’artista scattate a Londra e dipinte e ridisegnate in un secondo momento in Messico

GIANLUCA COLITTA | Una raccolta che registra lo straniamento del passeggiatore di fronte alla città

DIEGO FERRANTE | Abbiamo incontrato Renata Soro per approfondire con lei alcuni dei motivi che caratterizzano il suo lavoro.