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  • Immagine del redattoreZetaesse

Non siamo mica in guerra

di MATTIA MORELLI


Zetaesse. Mattia Morelli. “Tu dici che ci fu un antenato e poi da quello una parte ha scelto di nutrirsi di cielo e ha messo foglie ha radicato e l`altra – noi – si mangia il mondo”

Tu dici che ci fu un antenato

e poi da quello una parte

ha scelto di nutrirsi di cielo

e ha messo foglie ha radicato

e l`altra – noi – si mangia il mondo

e l`altra predatrice s`è fatta.

Ma io ti chiedo

se ci fu gioia in questo

se i radicanti scegliendo il cielo

fu per piacevolezza della luce

se fu perché era bello rampicare

per l`aria e la lentezza era bella

con cui ficcarsi nella terra

in forma di radice

se fu per un`ebrezza –

per un tremore. O nello sbando

del movimento i primi

ebbero sentore d`un`avventura grande.

Se dissero di sì, questo ti chiedo.

Se in fondo fu già allora per amore.

Abbiamo forse assaggiato

un`acqua di comete

e resta celebrata in noi

tutta la turbolenza delle alture

quell`aspirare ad una magnitudine

tanto immensa che forse solo

la giovinezza, solo solo

l`agonizzante

può reggere dentro di sé.


MARIANGELA GUALTIERI, 501 milioni di anni fa





*MATTIA MORELLI

Nato nel 1985, pugliese d’origine fin da piccolo si sposta tra Lecce, Roma, Torino e Bologna. Dopo gli studi classici, ottiene il diploma di laurea dapprima in Pittura e successivamente in Fotografia all’Accademia di Belle Arti. Espone in varie manifestazioni artistiche in Italia (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Spoleto, Torino) e all’estero (Amsterdam, Arles, Copenaghen, Grenoble, Miami, Parigi). Collabora negli anni con il fotografo Nino Migliori, lo scultore Maurizio Mochetti e il critico d’arte Mario Dal Bello. Sue fotografie sono presenti su Artribune, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica e L’Espresso. Attualmente vive e lavora a Roma.

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